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Quando sul mio blog scrivo di strategie di marketing, brand positioning, consulenza, adv, comunicazione, ecc. spesso sotto-intendo che per poter applicare queste cose al tuo business tu debba fare degli investimenti economici: in poche parole che tu debba avere la liquidità o la solvibilità bancaria sufficiente per affrontarli. Pertanto mi rendo perfettamente conto del fatto che molti lettori, sebbene interessati a questi argomenti, siano spesso impossibilitati ad applicarli nella loro attività poiché vivono una situazione economica non rosea. Se oggi, infatti, rilanciare un’azienda sfruttando il web può costare anche molto, come può riuscirci l’imprenditore che “vorrebbe ma non può” perché la sua priorità è “far quadrare i conti per il proprio sostentamento”?

Insomma, si può parlare della strategia di marketing più bella del mondo, ma, a meno che non ci si produca da soli attraverso un lungo periodo di formazione autodidattica ed esperienza sul campo, senza soldi non ci sono investimenti, e senza investimenti non c’è vero business.

Per questo motivo penso che sia importante richiamare l’attenzione su questioni che coinvolgono, prima ancora della propria sfera lavorativa, quella personale: sto parlando dello stato d’animo di infelicità che molta gente, imprenditori inclusi, vivono in conseguenza della mancanza o carenza di denaro.

A tal proposito una citazione che è di una verità disarmante è la seguente.

Ci sono milioni di persone che vivono le loro vite facendo un lavoro che odiano per comprare cose di cui non hanno bisogno per impressionare persone che non amano.

Nigel Marsh

Come negarlo? Esiste in effetti un problema sociale non indifferente: molti di noi sono “schiavi del sistema”, eppure non per colpa di qualcuno se non per colpa loro! Sono loro, spesso, ad aver scelto questa vita, sono loro, per mancanza di ambizioni, ad aver ceduto alla tentazione di un lavoro per la serie “basta che paghino”. No, non ci sono scuse che possano giustificarli.

Come fare allora per recuperare un minimo di stabilità economica, e soprattutto, di serenità, quella che consente anche di affrontare un investimento non solo dal punto di vista economico, ma anche mentale?

Uno stimolo per cambiare

Non ho la sfera di cristallo, non conosco (ma intervisterei volentieri chi lo conosce e ne ha le prove) il grande segreto della felicità. Tuttavia credo che la chiave per uscire da questa situazione sia quella di fermarsi a pensare sul concetto di libertà personale e, dopo averla ben inquadrata, prendere la decisione irrevocabile di interrompere la cosiddetta “stretta sul debito”: infatti è proprio il debito incontrollato a distruggere la serenità degli individui. Ma non solo: il debito limita la tua libertà, rendendoti schiavo del tuo lavoro. Ti riduci cioè a tirare avanti per pagare i debiti pregressi, senza riuscire ad uscirne. Non ti dà soprattutto la possibilità di pensare al futuro, di evolverti, di investire. Per questo lavorare per pagare i debiti è la situazione peggiore, ma che di fatto persiste in numerosi casi.

Di questo argomento scottante ne parla Adam Baker in questo video che ho trovato molto ispirante.

Per la cronaca si tratta di un blogger americano che anni fa, dopo essersi sposato e diventato padre, si è reso conto di aver accumulato una montagna di debiti per colpa dell’acquisto di oggetti (che lui definisce “crap” cioè cacca) inutili. L’acquisto di questi beni era indotto dalla becera idea che la sicurezza derivi da quel che si possiede!

Idea purtroppo molto diffusa (anche qui da noi) quanto totalmente sbagliata, non credi?

Ed allora da un giorno all’altro ha deciso di vendere tutto (su eBay), optando per uno stile di vita più sobrio, in cui al centro della sua vita non ci fossero più le cose, ma piuttosto le esperienze. Sul suo blog “Man vs. Dept” (Uomo contro Debito) spiega nei dettagli come è riuscito ad uscire fuori dal terribile ciclo “lavoro-acquisto-debito-lavoro” cancellando definitivamente il debito dalla sua vita e dandogli un’impronta nettamente più felice.

La sua vita oggi è improntata sulle passioni, i viaggi, e tutto ciò che ama fare.

Non è stato facile, anzi. Eppure sono convinto che nulla è impossibile, e che anche tu possa riuscirci. Non conosco la tua situazione economica, mi auguro che sia ottima, ma se per caso non lo fosse, se per caso hai diversi debiti e per coprirli sei costretto a fare i salti mortali, forse ascoltare le parole di Adam, e magari anche le mie, possono esserti da stimolo per riflettere sui tuoi sbagli (e non dirmi che non ne hai fatti!) e reagire. Perché oltretutto l’unico modo per far sì che le cose cambino è quello di cambiare noi stessi. Ricorda anche che le cose non cambiano da un giorno all’altro, eppure, come ha fatto lo stesso Adam, da un giorno all’altro è possibile invertire la direzione verso cui la tua vita, e conseguentemente anche il tuo business, stanno andando.

Se ti interessa un altro post sul cambiamento, ti suggerisco anche questo che ho scritto tempo fa e che ha riscosso un discreto successo.


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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