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Ieri sera come mi promettevo da anni ho finalmente letto “Chi ha spostato il mio formaggio?”, il noto best seller di Spencer Johnson uscito nel 1998 che da allora ha venduto milioni di copie in tutto il mondo e che di recente ha visto il sequel (che puoi acquistare su Amazon qui).

Il libro è talmente famoso e breve (ha un formato tascabile e consta di poco più di 80 pagine) che è assai probabile che tu lo abbia già letto, ed è per questo che voglio azzardarne qui una sintesi senza rischiare, credo, di essere crocifisso in sala mensa.

Quindi attenzione allo spoiler: se non l’hai ancora fatto ed intendi leggerlo e non vuoi bruciarti la sorpresa meglio dirigerti verso altri lidi. Anzi, come capirai tra poco, “depositi di formaggio”!

Già perché questa simpatica storia gira attorno a 2 topolini e 2 gnomi che si trovano in un labirinto alla ricerca proprio di formaggio.

All’inizio tutti e quattro trovano una grande quantità di formaggio in una stanza del labirinto e decidono di farne il loro punto di riferimento ma con una differenza: gli gnomi decidono di “accasarsi” continuando a godere del loro formaggio mentre i topi, pur godendo inizialmente del formaggio, decidono di dire ciao ai loro amici continuando a cercarne dell’altro.

Ma un giorno il formaggio finisce e Tentenna, uno degli gnomi rimasti soli, inizia a lamentarsi della situazione mentre l’altro gnomo, di nome Ridolino, rimane immobile perché condizionato dall’amico.

Tuttavia un giorno decide di reagire e, mentre Tentenna continua imperterrito ad incolpare il mondo della scomparsa del formaggio, lascia la stanza per esplorare il labirinto alla ricerca di altro formaggio. E così, dopo tanto cercare, trova una nuova stanza piena di formaggio fresco rendendosi conto di aver fatto bene a cercare.

Fine della storia.

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La morale del libro

La morale è facilmente intuibile: si parla di cambiamento e della necessità di adattarci continuamente a nuove situazioni, altrimenti il rischio è di rimanere “bloccati nel passato” perdendo opportunità.

Un argomento sempre molto attuale in un mondo in cui ancora ancora pochi hanno acquisito capacità di adattamento in questa società che viaggia sempre più veloce ed in cui la tecnologia progredisce in modo esponenziale secondo la legge di Moore.

La storia mi è piaciuta molto e, vista anche la semplicità di esposizione, la farò leggere a mio figlio di 7 anni perché credo si presti molto non solo al lavoro ma proprio alla vita.

Personalmente mi sono rivisto molto in Ridolino (nome non causale: richiama la crucialità dell’autoironia per superare le paure).

Già, perché un tempo ero condizionato da esempi sbagliati che mi impedivano di avanzare verso gli obiettivi e mi facevano sentire insoddisfatto ed infelice. Ma è quando l’ho smessa con vittimismo e credenze limitanti che la vita ha iniziato a sorridermi.

E tu in chi ti immedesimi?

Nel tenace Risolino o nel triste Tentenna?

Sarebbe bellissimo fare due chiacchiere insieme proprio sul concetto di “cambiamento” a cui anni fa ho dedicato questo articolo con un video dello psicologo Luca Mazzucchelli che similarmente a “Chi ha spostato il mio formaggio?” è davvero illuminante.

(foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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