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Il bello dei social è la chance che ci danno di creare relazioni “virtuose” che ci arricchiscono sul piano culturale ed umano che a volte si trasformano anche in progetti comuni di vita e di lavoro.

L’altro lato della medaglia è però purtroppo che non tutte le relazioni sono virtuose facendoci relazionare con persone che si comportano in modo ambiguo e problematico.

Persone che fingono di esserci simili (e ci attraggono per questo!) salvo poi provare a manipolarci e controllarci. Persone che tendono, anziché alimentare la nostra e la loro energia vitale, a rubarci la nostra.

Non sono uno psicologo ma seguo e studio da anni questo mondo che si interseca perfettamente con il mio fatto di bit e personal branding, allora in questo breve articolo mi permetto di darti alcuni consigli per gestire in termini comunicativi (quindi tendenzialmente anche sui social) le cosiddette “persone tossiche”.

Eccoli:

1) Ascoltale

Non dovremmo giudicare le persone ma le azioni, pertanto evitiamo di etichettarle e fuggirne alla prima avvisaglia. Ascoltiamole! Ci piace essere ascoltati, fa parte della natura umana, però diamo l’esempio.

L’ascolto in effetti è la chiave di tutto: non ascoltare rischierebbe di chiuderci a riccio, escludendoci a priori dalla possibilità, di cui parlavo in apertura, di godere del bello dei social, di quel mondo fatto di relazioni sane e virtuose.

2) Riconoscile

Le persone tossiche hanno comportamenti inequivocabili (esempio classico: le lusinghe immotivate) ma difficili da scoprire se si è coinvolti emotivamente.

Non a caso le vittime tipiche sono persone fragili, oppure forti ma in una “fase passeggera di debolezza emotiva”.

In realtà tutti possono cascare nella ragnatela del manipolatore, l’importante è prenderne le contromisure in tempo.

3) Ignorale

Quando è chiaro che abbiamo davanti una persona tossica usiamo il primo assioma della comunicazione “non è possibile comunicare”.

Può essere dura (hai presente i “sensi di colpa”?) ma è l’unica soluzione. Perciò se è il caso, perché ad esempio ci accorgiamo che chiedergli di lasciarci in pace è inutile, banniamo queste persone senza pietà dai nostri social.

4) Riabilitale

Ci si può sbagliare, d’altronde a volte si confondono le persone tossiche per chi non ci piace. Le seconde, che anche se non approviamo ciò che dicono tuttavia non ci infastidiscono, proviamo ove possibile a gestirle: le persone che “cambiano” in meglio il loro modo di pensare esistono e se oggi non ci piacciono domani potrebbe essere il contrario.

Perché “bruciarcele”?

5) Denunciale

A volte purtroppo capita che le persone tossiche esagerino al punto da minacciare la nostra reputazione, diffamandoci. O addirittura provino a praticare violenza verbale e fisica verso di noi. In questi casi il mio consiglio è sempre il solito: chiamare il proprio avvocato. Nessuna pietà!

 

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E tu, che esperienza hai con le persone tossiche? Se mi racconti la tua, ti racconto la mia.

PS: ti faccio notare la foto copertina che ho usato. Ti saresti aspettato un teppista con la faccia arrabbiata, vero? E invece ho usato una foto di un uomo “normale”. Sì, perché le persone tossiche non hanno un look particolare o da cattivo, anzi spesso sono anche ben vestite. Ed è anche per questo che sono subdole e pericolose per te, per la tua vita ed anche per la tua carriera professionale. Occhio!

(Foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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