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Ho visto lei che corregge lui che corregge lei che corregge me. Mon amour, amour. Ma chi correggi tu?

Oggi, ispirato da Chiara Olivucci, la correttrice di bozze più brava di Linkedin, ho storpiato il tormentone dell’estate per ricordare che criticare (cioè segnalare un errore) non è per forza il male ma può essere una cosa bellissima.

Estremizzerò ma per me la correzione può essere piacevole come un bacio affettuoso! E ve lo dice uno che un tempo aveva un rapporto pessimo con gli errori: io e le correzioni non richieste eravamo tipo Tom&Jerry (ed io ero Tom).

Il problema? Che le prendevo per critiche personali quando molte volte non lo erano affatto.

Poi per fortuna maggiore autoconsapevolezza ed autostima mi hanno portato ad elaborare la segnalazione altrui dei miei errori come opportunità. Così ho imparato ad accettarli e usarli nella mia crescita personale.

Grazie anche ad una bella spruzzata di Self-irony numero 5 (e qui solito labbro sfiorato tipo modello fisicato australiano).

Infatti l’errore, a patto di riconoscerlo, ci dà modo di imparare. Attraverso esso sperimentiamo la conseguenza della nostra comunicazione ed azione e verifichiamo che la direzione sia quella giusta.

Questo ci aiuta a comprendere meglio noi stessi, i nostri limiti e capacità. Senza l’ammissione degli errori non potremmo comprendere il nostro impatto sugli altri e sull’intera società.

Ma non solo.

Apprezzare l’errore può significare gettare le basi per innovare il business. La storia è piena di casi in cui feedback negativi hanno innescato creatività ed idee imprenditoriali molto valide. Lo stesso marketing data-driven si fonda sugli errori.

Ma l’aspetto più importante è che l’errore ci insegna l’importanza di tolleranza, umiltà ed empatia: quando riconosciamo di essere fallaci diventiamo più comprensivi e pazienti verso tutti, noi compresi.

L’errore ci umanizza

Per questo quando ci fanno notare un errore non dovremmo inc… ma solo ammetterlo e trovare un modo per trasformarlo in opportunità.

Personalmente da buon pirlotto continuo a sbagliare tanto, ma continuo anche ad apprezzare le critiche sincere.

Per cui sai che ti dico? Se mi vuoi bene continua a correggermi pure, se ti va. Qualsiasi feedback tu voglia dare al mio servizio, alla mia attività come consulente e formatore o anche come divulgatore/blogger, feel free to let me know!

Credimi: lo apprezzerò un sacco!

Ora però ti chiedo: che rapporto hai con le critiche?

A meno che non siano pubbliche e personali (in tal caso rimanerci male e farlo presente secondo me ci sta eccome) te la prendi o no?

Se oltre a darmi un feedback sul mio operato vuoi parlarmi anche del tuo modo di gestire le critiche alla tua persona e soprattutto alla tua azienda rivolte dai tuoi clienti o stakeholder, puoi liberamente confrontarti con me scrivendomi un messaggio da questo modulo.

In alternativa c’è anche la versione Linkedin di questo articolo.

(foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
Che ne pensi del mio articolo? La tua comunicazione aziendale o personale ha bisogno di una mano? CONTATTAMI ORA! :)