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Oggi un conoscente mi ha inviato in privato questo meme accompagnato dal messaggio “io a personal branding sono rimasto qui”.
Inizialmente ho riso.
Poi però ho riflettuto e ho capito che usarlo per prendersi in giro, come nelle sue sincere intenzioni, non fosse proprio calzante.
Sì, perché in effetti usare la stessa foto profilo per tutti i social, un po’ come faccio io (sfondo giallo abbagliante e sorriso Durbans a settordicimila denti!) da un lato va bene perché mi rende immediatamente riconoscibile ovunque, ma dall’altro non è neanche la scelta migliore.
Ovviamente non mi riferisco solo alla foto: parlo di immagine e di stile comunicativo. Parlo di personal branding.
Il motivo è che, se ci riflettiamo, se usiamo bene (e con bene intendo PER SPACCARE) un social, dovremmo interpretarne totalmente il linguaggio e lo stile. Quindi una foto unica per TUTTI i social non è che sarebbe il male, intendiamoci, ma rappresenterebbe comunque un compromesso e come tale difficilmente ci aiuterebbe, appunto, a spaccare in quel social.
Al contrario un’immagine ed uno stile specifico studiati apposta per ogni singolo social sarebbe cosa più sensata e probabilmente efficace.
Prendiamo Khaby Lame, il giovane italo-senegalese da poco diventato, superando Charli D’Amelio, il più seguito su TikTok con 142 milioni di follower.
Mica quando ha iniziato ci ha provato su tutti i social.
No, ha puntato solo TikTok, studiando e mettendo in pratica una comunicazione idonea a quell’ambiente, per muoversi su Instagram solo dopo e perché molto simile.
Insomma ha realizzato una strategia mirata, non è che si è buttato su tutti i social con la stessa immagine e lo stesso stile!
Per dire: non so se lui usi Facebook. Magari sì, magari no, mettiamo sì. Di sicuro non lo userebbe allo stesso modo di come usa TikTok ed Instagram perché Facebook è completamente diverso con un pubblico diverso. Magari, data la notorietà, farebbe sempre buoni numeri, ma nulla a che vedere con TikTok.
Detto ciò certamente gli obiettivi di chi come me è un consulente e formatore di marketing (se sei un collega oppure anche un professionista o un imprenditore probabilmente puoi ritenerti nella mia stessa condizione) sono diversi rispetto a quelli di Khaby Lame. Infatti a me, personalmente, di diventare top influencer non frega molto, quindi nessun senso di colpa e se vivi una situazione come la mia, o hai obiettivi come i miei, stai serenissimo.
Personalmente continuerò ad usare quella foto ovunque, cercando per quel che mi è possibile di “modulare il mio tone of voice” a seconda del contesto.
Ma per chi sogna di seguire le orme di Khaby Lame il tizio del meme non è da proprio da perculare, ma forse persino da seguire!
E, a seconda dei casi, è paradossalmente anche un modello, almeno in teoria efficacissimo.
Già, è un modello per chi vuole fare personal branding puntando in modo focalizzato ad una particolare nicchia o social.
E tu, che ne pensi? Come tendi a comunicare sui social a seconda dei tuoi obiettivi? Sarebbe bellissimo che me lo facessi sapere sui social, rispondendo alla mia newsletter o scrivendomi qui.