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Questo è il mio primo post “ufficiale” del 2023, quel genere di post brandizzato che dovrebbe (almeno in teoria, spero) regalare un po’ di valore: una nuova notizia, una mini lezione, uno spunto su cui riflettere, un’idea che faccia sentire ispirati.

Anche quest’anno ci proverò, così come proverò ad ascoltare e comprendere chi vorrà condividere con me i suoi pensieri.

In questo primo post voglio parlarti proprio del significato dell’inizio del nuovo anno.

Intanto ammettiamolo: ogni “anno nuovo” potrebbe essere davvero l’occasione per un nuovo inizio.

Anche per chi, come “sequel” al tipico lamento che va tanto di moda sui social che se fosse un film si chiamerebbe “odio il Natale” (ma non è vero: si dice solo perché il tono da duri fa fico), si lamenta anche del Capodanno e delle sue “promesse” auto-convincendosi, e provando a convincere gli altri, che “tanto anche questa volta non cambierà un bel niente”.

Certo, le cose non cambiano di colpo nella nostra vita solo perché l’ultima cifra dell’anno ha fatto “tac” ma per mille altri motivi in parte non controllabili, ma in parte anche controllabilissimi.

Quest’ultima categoria di motivi riguarda noi stessi, anzi è effettivamente noi stessi: il cambiamento personale avviene quando decidiamo lucidamente e responsabilmente di cambiare (in barba a chi credere che la fortuna sia fondamentale), quando decidiamo di superare la nostra zona di comfort.

Decidere di cambiare

Eppure prendere la decisione di cambiare anche solo atteggiamento (il famoso “mindset”), come scrive lo psicologo Luca Mazzucchelli nei suoi libri, è qualcosa di potentissimo.

Decidere di cambiare può farci infatti anche superare quel pregiudizio o pensiero limitante che di fronte alle difficoltà ci fa dire “non ce la faccio” e che ci porta a trovare scuse per non cambiare, tipicamente giustificando la nostra (spesso presunta) incapacità con il fatalismo. A farci superare la cosiddetta “debolezza appresa”.

Decidere di cambiare può anche spingerci ad investire su noi stessi tempo, sforzo e denaro (ad esempio decidendo di tornare a studiare o farsi seguire da un consulente di business o di comunicazione, a proposito ti ricordo che sono un personal brander e puoi chiedermi di aiutarti a comunicare meglio, per certi versi quindi innescando anche un bel cambiamento, da questa pagina) facendoci superare il cosiddetto “percorso di minor resistenza”, ovvero la ricerca di una via facile per ottenere risultati. Ricerca vana visto che nulla di valore nella vita è ottenibile se non ci impegniamo.

Ogni scusa è buona per cambiare

C’è chi riesce ad innescare il cambiamento di pensieri, comportamenti ed abitudini semplicemente decidendo di farlo, in un qualsiasi giorno dell’anno.

E c’è chi invece ha bisogno di una scusa, di un pretesto, di un motivo (anche farlocco) per avviare questo processo.

Ecco. Io credo che i primi giorni dell’anno, quindi anche di questo neonato 2023, possano fungere da “pretesto farlocco” alla grande.

Nessuna magia, quindi. D’altronde “anno nuovo, vita nuova” è più uno slogan che una verità.

Tuttavia l’inizio dell’anno, proprio perché segue il Natale (periodo tipicamente di pausa e riflessione) può aiutarci a far compiere davvero una piccola magia, se lo vogliamo: quella di trasformarci in una fenice, simbolo di rinascita, cambiamento, forza e resistenza.

Perché non approfittarne e darci uno slancio, lasciando che questi giorni ci portino a rinnovarci?

Io credo che se lo vogliamo davvero (ma sì, crediamoci pure “forte, forte, forte”, basta però che non si punti solo su questo!) potremmo persino trasformarci in una fenice… felice!

Al cambiamento! Cheers!


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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