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Oggi voglio parlarti di come la mia “immagine profilo sui social”, ma in realtà anche la mia PB visual identity (di cui però magari parlerò in un’altra occasione), si è evoluta non senza errori negli ultimi 10 anni.

L’obiettivo è come sempre provare a darti qualche consiglio da applicare al tuo personal branding. Quello della foto profilo, tra l’altro, è un argomento abbastanza gettonato sul mio blog, ad esempio ne ho parlato di recente anche qui.

Intanto voglio mostrarti questo mio social post dove ho inserito le mie ultime tre foto profilo. Eccolo:

Forse visto il mio ruolo di “personal brander” ti suonerà strano ma come avrai notato la mia prima foto profilo (la prima in alto a sinistra nell’immagine qui sopra) non è stata una vera foto ma una elaborazione grafica del mio volto più “giovine” con tanto di occhiali (e già, non sono affatto “nato imparato”, eh).

Tecnicamente questa scelta non è stato per forza un errore (nel senso che non è affatto detto che non si possa fare!). Tuttavia alla luce dei risultati oggi devo ammettere che non la rifarei: infatti penso che sarebbe stato meglio (nel senso di più efficace) usare sin da subito una foto reale, non un disegnino per quanto “stiloso”, per una questione di riconoscibilità e coerenza online/offline. Inoltre come suggeriscono parecchi studi di neuromarketing, il volto in primo piano, specie gli occhi (che non andrebbero mai coperti da lenti scure!), ha una forte capacità di catturare l’attenzione e generare empatia.

Quindi qui ti lascio il mio primo consiglio: sin da subito buttati, non avere paura di mostrarti in viso! Non fare come me (anche se, a mia discolpa, a quei tempi – tempi quasi ancora senza social – metterci la faccia era molto meno “normale” di oggi).

Quella prima timida foto profilo dopo non molto tempo decisi comunque di sostituirla con una versione “vera” (nell’immagine è la seconda in alto a destra).

Sto parlando di quella in camicia azzurra, scattata con una reflex ma da un amico tutt’altro che pratico di fotografia, che per qualche anno è stata la foto con cui mi sono reso riconoscibile sia sul mio nuovo blog che sui miei canali social.

Questa volta ha funzionato?

Risposta: molto meglio della prima ma non ancora come avrei voluto.

Così, quasi tre anni fa, ho deciso di sostituirla con una versione non più autoprodotta questa volta affidandomi ad un fotografo ritrattista.

Investire in una piccola galleria professionale in cui mi mostro anche con un look più curato è stata la scelta migliore che potessi fare visto che si è ripagata quasi subito.

Per cui qui ti sparo il secondo consiglio su questo argomento: se puoi non lesinare sin da subito su questo, sent’ammè!

Capisco che specie all’inizio non si ha chissà quale budget da investire nel personal branding, ma se c’è una cosa su cui bisognerebbe davvero investire è proprio un piccolo book fotografico fatto bene.

E con “fatto bene” non intendo fatto da un fotografo, ma da un fotografo bravo ed attrezzato non solo di strumentazioni ma anche di uno studio fotografico per ottenere la massima resa delle luci.

E mo’ (e ora)?

Da qualche giorno avverto l’esigenza di rinnovare nuovamente la mia immagine profilo. Forse ti chiederai: perché?

Beh, in realtà sono ancora soddisfatto della terza attuale foto profilo anche perché è ancora coerente col mio “me” quando insegno e faccio consulenza offline.

Tuttavia il tempo passa, si invecchia e si cambia.

Per questo ritengo che “cambiare foto profilo” (valutando eventualmente anche un vero e proprio personal rebranding, stay tuned!) debba essere un’operazione da fare se non spesso neanche però di rado. Esistono molti buoni motivi per farlo, ad esempio banalmente per dare una sferzata di novità o anche per sollecitare gli algoritmi social che spesso dimostrano di gradirlo regalando in cambio un po’ di reach in più (specie Facebook).

Ad ogni modo il terzo consiglio che mi sento di darti con questo articolo è: cambia pure foto profilo ogni x anni, ma facendo attenzione a non esagerare.

Un cambio foto troppo radicale potrebbe renderti irriconoscibile e danneggiarti.

Cioè credo che, come il personal branding non sia qualcosa di statico, anche la foto profilo non debba mai esserlo. Ma credo anche che nello stile e nel look in cui ci si mostra in foto occorra evitare inversioni ad U. A meno che non siano ovviamente giustificate da un cambio radicale di posizionamento.

Che ne pensi?

E tu quando e come pensi di rinnovare la tua foto profilo social?

Anche questa volta mi piacerebbe molto confrontarmi con te sull’efficacia della foto profilo.

Argomento fondamentale visto che proprio la foto profilo (che è anche il “minuscolo avatar” con cui si fa social selling) è tra le primissime cose notate dal pubblico sui social, contribuendo ai loro occhi (e cervelli) alla primissima percezione del tuo personal branding.

(Foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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