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Secondo me: se questa espressione non ci fosse bisognerebbe “brevettarla”!

Già, la trovo utilissima perché, secondo me, è:

  1. Amica dell’empatia: quel sentimento che aiuta a comunicare meglio facilitando la costruzione di relazioni sane.
  2. Nemica del malinteso, quella cosa che le relazioni non le crea affatto. Anzi a volte le distrugge.

Ma come funziona questa “doppia parolina magica”?

Presente quando comunichi qualcosa in presenza oppure sui social o sul blog?

Ad esempio pubblichi un post, un articolo o commenti un qualsiasi contenuto?

“Secondo me” consente di fare capire in modo chiaro che ciò che stai dicendo è solo il tuo punto di vista personale cioè che il tuo messaggio non ha alcuna presunzione di passare per il suo opposto: la verità.

Ma facciamo un esempio pratico e soprattutto estremo: mettiamo tu dice “la Terra è piatta”.

Ecco, senza “secondo me” diresti una cavolata immonda che, a parte certi non rari adulti con problemi d’attenzione (gente disposta – come fanno i bimbi zozzi di Nutella che negano di averla rubata – a rendersi ridicoli pur di averne), faresti la figura dell’asino patentato.

Ma mettiamo tu dica “secondo me la Terra è piatta”.

Probabilmente qualcuno ti ridererà dietro lo stesso ma tecnicamente potresti non aver detto il falso.

Quel “secondo me” identifica il tuo leggittimo punto di vista inteso anche come “d’osservazione”. E visto che mentre lo affermi non stai guardando fuori da un oblò della ISS ma magari osservando una stampa della Terra sull’enciclopedia scientifica dai fogli sottilissimi, in quel senso potrebbe esserlo davvero piatta.

O, ancora, potrebbe passare per credenza. Liberissimo o liberissima di credere e sostenere pure che gli asini volano se chiarisci che è una credenza.

Ora lo so che può sembrare una cosa futile ogni volta che si esprime un’opinione o “interpretazione del mondo” aggiungere quel “secondo me”, eppure ti dico che – a meno che non ci sia un’intesa intellettuale tra i dialoganti – sarebbe meglio farlo sempre.

Pensa a cosa sta succedendo con l’AI generativa che sforna foto, video e testi in modo massiccio (e lo farà sempre più) e che “simula la realtà” spesso senza alcun “secondo me”. Finendo per confondere le sacrosante “opinioni” con la verità.

Ecco perché dico “lunga vita a secondo me!”.

Anche perché spero tanto che lo dicano “i tizi lassù” che le AI le fanno ed “i tizi quaggiù” (noi compresi) che le usiamo ogni giorno condidendo “cose da AI” come non ci fosse un domani.

E tu lo dici mai “secondo me”?

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(Foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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