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Marsala, 5 marzo 2018, ore 10.15. Suona il citofono del mio studio. Dlin Dlon! Mi risponde la voce squillante di una donna.

  • Salve, devo fare creare e stampare dei volantini urgenti!
  • Ehm… scusi, ha un appuntamento?
  • No, ma ho bisogno di parlare perché, ripeto, mi servono dei volantini. Voi ne fate?
  • Si, ma dipende! In ogni caso adesso non posso riceverla, possiamo fissare un appuntamento nel pomeriggio. Ma prima vorrei capire: per quando le servono i volantini?
  • Entro la Festa della Donna, l’8 marzo!
  • Nessuno potrà aiutarla se desidera un lavoro ben fatto. Mi spiace! Arrivederci!

Raccontandoti questa breve storia realmente accadutami, voglio parlarti di ciò che non dovresti fare mai quando ti approcci a qualcuno di cui hai bisogno, nella fattispecie nel settore dei servizi di grafica, ma anche nella comunicazione e nel marketing. Sia chiaro: non c’è nulla di male nel cercare, anche con sollecitudine, qualcuno che ti risolva un problema, che ti fornisca un servizio o che ti venda un prodotto.

Il punto è però farlo rispettando alcune elementari regole che sono valide soprattutto se sei (e non solo ti credi) un imprenditore.

La fretta

La prima che voglio indicarti è la seguente: quando ti approcci ad un fornitore c’è una condizione in cui non dovresti MAI e poi MAI trovarti. La condizione di fretta.

Il motivo per cui ce l’ho con la fretta è che il buon imprenditore che ce l’ha è in uno stato che denota approssimazione e pessima organizzazione.

Pianificare per tempo, quando si parla di studio di campagne di comunicazione, pubblicitarie o di marketing, non è importante, di più: è tutto. Quindi, se hai urgenza di fare dei volantini, o anche di lanciare un sito web o una campagna a pagamento sui social, prima ancora di contattare in giro agenzie o freelance sottolineando che “la consegna è tra 3 giorni” dovrebbe accendersi un campanello d’allarme nella tua testa con tanto di immagine del Grillo Parlante di Pinocchio che ti dice “che cavolo stai facendo?”. Cioè il punto è che se hai fretta, vuole dire che non stai lavorando bene, e che probabilmente la tua campagna o progetto sarà con grande probabilità un errore o un fallimento.

Dunque regola numero 1: mai avere fretta! O al limite, se intimamente provi una sensazione di urgenza, tienila a bada, controllala, e non lasciarla trasparire quando ti rivolgi a chi dovrebbe offrirti un servizio di consulenza, perché ciò lo indisporrebbe. E comunque posponi la data: meglio un progetto ben realizzato tra qualche mese che una “ciofeca” dopodomani!

La cattiva educazione

Ma spesso il problema, ed il caso descritto lo dimostra, non è solo la fretta ma una questione di educazione.

Non è un fatto isolato, specialmente nella città in cui vivo, che l’imprenditore che si rivolge al consulente se ne sbatta minimamente del suo modo di lavorare, presentandosi quando vuole lui e alle condizioni che vuole lui.

L’impressione è che alcuni pretendano di essere accolti su un tappeto rosso con tanto di odalische sventolanti soltanto perché “stanno offrendo lavoro”. Probabilmente è una condizione tipica di certe zone del Sud, in cui c’è chi crede che offrire un lavoro a qualcuno sia un piacere che gli si sta facendo.

Se anche tu sei tra questi pseudo-imprenditori che ragionano in questo modo, e che così facendo credono di essere furbi, ascolta bene.

Nel momento in cui ti approcci con un potenziale fornitore, devi comprendere come quest’ultimo opera, ed adeguarti a lui. Non puoi pensare che debba essere lui ad adeguarsi a te, perché il lavoro è uno scambio, non è un piacere che tu fai a qualcuno, e quindi non puoi dettare le tue condizioni, al massimo ti adegui tu alle sue, ma se non ti stanno bene sei libero di rivolgerti ad un altro.

Nella fattispecie, come nella storia che ho raccontato, se il fornitore ad esempio comunica chiaramente sul suo sito o, più banalmente, nell’insegna esterna al suo studio, che riceve solo per appuntamento, violare questa richiesta ti mette già subito in una situazione di imbarazzo che può compromettere sin da subito l’avvio di un rapporto di collaborazione. Sarebbe assai può sensato, se non si accettano le condizioni, girare i tacchi e cercarsi un altro fornitore. No problem, my friend!

Conclusioni

E tu… che ne pensi di queste due semplici regole di vita imprenditoriale, che vengono spesso bistrattate? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, sia dal punto di vista del cliente che del fornitore.

Nel mio post parlo di servizi di grafica, comunicazione e marketing (che sono il mio pane quotidiano), ma casi di fretta e di maleducazione si riscontrano dovunque, in ogni ambito e settore. Se vuoi raccontarmi con poche righe la tua esperienza, negativa o positiva che sia, sarò lieto di risponderti e… perché no… magari condividerla con i lettori!


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
Che ne pensi del mio articolo? La tua comunicazione aziendale o personale ha bisogno di una mano? CONTATTAMI ORA! :)