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Se hai trovato questo articolo dai social o da Google probabilmente non mi conosci e allora lascia che mi presenti: mi chiamo Leonardo (ma come spiego in questa pagina preferisco Leo) e svolgo la professione di consulente sia di personal branding che di web marketing.
Scusa se ti sembrerò autoreferenziale, ma rivestendo da un bel po’ di tempo entrambi i ruoli credo di poter parlarne con una certa “cognizione di causa”.
Lascia quindi che ti spieghi la differenza tra queste due diverse figure e soprattutto perché, se come immagino sei un futuro o un neo imprenditore, potrebbe essere più utile farti aiutare da un “personal brander” piuttosto che da un generico “web marketing consultant”.
Il consulente di web marketing
Un’ottima definizione di “consulente di web marketing” è la seguente:
Si tratta quindi di una sorta di “direttore d’orchestra” i cui musicisti sono collaboratori o strumenti informatici (ne parlo anche in questo mio vecchio articolo), un “team leader” in grado di elaborare e gestire tutti gli elementi in gioco in una strategia, e visto che parliamo di web marketing, propriamente di una strategia di web marketing. In altre parole è colui che, dopo aver ascoltato a lungo ed attentamente il cliente (tipicamente un imprenditore), aver raccolto informazioni (ad esempio il suo budget) formula una strategia (o aiuta il soggetto a formularla) per dargli modo di raggiungere il suo obiettivo (es: acquisire determinate quote di mercato, vendere un certo quantitativo di prodotti, ecc..).
Insomma il consulente di web marketing è una professione cruciale e di grande responsabilità, mica pizza e fichi! Si occupa di un’attività che per essere svolta al meglio richiede tempo, esperienza e, meglio ancora, tanta, tantissima competenza in più campi. Una professione che normalmente non è operativa ma strategica e di coordinamento, specialmente in presenza di obiettivi e budget di un certo tipo.
Il consulente di personal branding
Per spiegare la figura del consulente di personal branding avrei voluto citare qualche luminare del web marketing italiano, ma visto che non ho trovato nessuna definizione specifica, per una volta prendendo spunto dalla precedente fingerò di esserlo fornendoti la mia definizione:
Si tratta quindi in modo analogo di un “direttore d’orchestra”, i cui musicisti sono collaboratori o strumenti informatici, in un’attività in cui c’è un coinvolgimento, soprattutto nel contesto della comunicazione, decisivo della figura dell’imprenditore, in tal caso incentrata su specifici obiettivi legati al brand, nella fattispecie alla “marca personale”.
Il consulente di personal branding è dunque, analogamente, un “team leader” in grado di elaborare e gestire tutti gli elementi in gioco nella strategia di personal branding in atto, utilizzando anche tattiche e strumenti di web marketing. È colui che, dopo aver ascoltato a lungo ed attentamente il cliente (anche in questo caso un imprenditore), aver raccolto informazioni (anche in questo caso ad esempio il budget a disposizione) formula una strategia (o aiuta il soggetto a formularla) per dargli modo di raggiungere il suo obiettivo, in questo caso legato, specificatamente, al suo personal branding.
Quindi, quale differenza tra i due ruoli?
Come avrai capito la differenza tra consulente di web marketing e consulente di personal branding non riguarda il metodo di lavoro, perché entrambe le figure analizzano la situazione, raccolgono dati, ascoltano l’imprenditore, coordinano un team ed elaborano una strategia.
La differenza risiede invece nel fatto che il consulente di web marketing agisce in un contesto molto più ampio, mentre il consulente di personal branding opera solo in funzione degli obiettivi di branding, ovvero della branca del marketing che riguarda il brand, in particolare agendo nel circondario del personal branding.
Il consulente di web marketing è dunque una figura più completa ma generica, perché non si occupa soltanto di branding (anche se, attenzione, spesso NON ne è specializzato) ma anche della fase successiva, ad esempio di quella riguardante la generazione di nuovi contatti (lead generation) oppure, proseguendo nella customer journey, della vendita di prodotti o servizi, e quindi della fase di monetizzazione.
Perché ti consiglio un consulente di personal branding?
Ti rispondo senza giri di parole:
Tranne rari casi (ad esempio se puoi giocartela con il prezzo più basso del mercato oppure se hai un prodotto veramente, e sottolineo VERAMENTE, esclusivo), senza un brand, in particolare un personal brand, non ti è possibile creare un primo, vero contatto ed un “legame” con il tuo pubblico.
Sostanzialmente è solo e soltanto il tuo “personal brand” a farti percepire come competente nel tuo campo oppure a far percepire i tuoi prodotti o servizi come risolutori di determinati problemi o desideri.
È in questo modo che un brand, nel tuo caso il tuo personal brand, riesce a generare FIDUCIA: quella “magia” che ti consente POI di acquisire contatti e vendere, generando cash.
Pertanto se fai parte di quell’élite di imprenditori che hanno già un personal brand ben avviato (e cioè hai già una community a cui vendere) il mio consiglio di rivolgerti ad un consulente di personal branding non vale o, se vale, vale molto poco (e cioè solo nell’ottica dell’ottimizzazione).
Diversamente se, come la maggior parte degli imprenditori, non hai un personal brand o ce l’hai ma non sta dando i frutti sperati, faresti bene a rivolgerti ad un consulente di personal branding perché è l’unico professionista che, prima ancora di occuparsi come il più generico consulente di web marketing del coordinamento delle tue Facebook Ads (ad esempio), è in grado di analizzare le criticità comunicative del tuo brand ed indicarti le correzioni da apportare alla tua attuale strategia (oppure di proportene una del tutto nuova).
Per fare un paragone molto “terra terra”, se il consulente di web marketing è un medico generico, il consulente di personal branding è uno specialista: molto probabilmente lo specialista di cui ha più bisogno la tua attività per “guarire” dai suoi problemi di marketing!
Conclusioni
Da consulente di personal branding prima, e da consulente di web marketing poi, non posso davvero non evidenziare l’enorme mancanza di chiarezza da parte di tanti (sedicenti) consulenti di web marketing che, pur di vendere “la qualsiasi” (normalmente strumenti di generazione di contatti o di vendita come siti web vetrina o e-commerce, gestione pagine social “tanto al kilo”, campagne ads, ecc…) non ti dicono come stanno veramente le cose, e cioè che prima ancora di investire magari tantissimo in cose inutili o rischiose ti serve un personal brand, e quindi un consulente che ti segua nella costruzione del tuo personal brand!
È vero, non tutte le aziende devono fare personal branding perché possono fare corporate branding: tendenzialmente un’ottima soluzione per aziende più strutturate.
Ma il punto è un altro: chi si occupa VERAMENTE di branding, intesa come l’attività di valorizzazione della tua unicità? Bel pochi consulenti… diciamolo.
Pertanto non lasciarti impressionare da chi si erge a “consulente di web marketing” senza magari esserlo veramente, ma muoviti con coerenza e semplicità, senza strafare, partendo dalla costruzione della fiducia con i tuoi attuali e futuri clienti, appunto dal tuo personal brand.
Nulla in contrario con i consulenti di web marketing, anzi… purché lo siano veramente e soprattutto siano bravi (e per fortuna ce ne sono tanti, lì fuori). D’altronde sono io stesso un consulente di web marketing e non è mia intenzione sputare nel piatto in cui mangio.
Il mio è solo un invito a fare attenzione nella scelta, preferendo sempre figure specifiche, in base alla tua situazione (in sintesi: brand avviato? consulente di web marketing; brand NON avviato? consulente di personal branding).
A maggior ragione che sono soprattutto un personal brander, e quindi fortemente consapevole del fatto che il personal branding sia il vero e più importante punto di partenza da cui tutti, tu compreso, dovrebbero iniziare.