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Sapevi che “essere imprenditore”, diversamente da ciò che comunemente si pensa, non è una prerogativa di una singola categoria ma di TUTTI i proprietari d’azienda, di qualsiasi dimensione e genere?

In effetti è bene ricordare che la distinzione tra “imprenditore” e altre figure “a partita iva” come “libero professionista”, “artigiano” e “commerciante” non è reale ma solo di natura fiscale (una convenzione tutta italiana che all’estero non esiste).

Questa ambiguità però purtroppo ha generato nel business una percezione sbagliata, che è la seguente:

Chi non ha un inquadramento fiscale imprenditoriale solitamente si ritiene estraneo a determinate dinamiche di business (quelle appunto legate all’attività dell’imprenditore) che, invece, potrebbero aiutarlo.

Voglio intanto sfatare questo mito: la verità è che chiunque abbia un’attività è SEMPRE un imprenditore, senza alcuna distinzione e a prescindere dall’inquadramento fiscale!

Tra l’altro questo concetto vale a maggior ragione oggi, per via del libero mercato che ha inasprito la competizione commerciale.

Dunque, sia che tu faccia il commerciante di abbigliamento, l’avvocato, l’ingegnere, il panificatore o il parrucchiere, sia chiaro che se non l’hai già fatto devi cambiare paradigma e comportati da imprenditore, cioè, per inciso, devi applicare alla tua attività un mindset d’impresa ed una metodologia imprenditoriale.

Solo così potrai sperare di raggiungere il successo nel tuo business.

Ma non solo. Se vuoi davvero tentare di “spaccare” nel tuo business, faresti bene anche a capire cosa si intende per “vero imprenditore” ed “imprenditore vero” (no, non sono la stessa cosa!). E, ovviamente, a comportarti come tali.

Sii “vero imprenditore”

Se fare l’imprenditore non basta, quali sono i requisiti indispensabili per diventare VERO imprenditore?

Ne ho selezionati tre, i più importanti che a mio avviso non puoi proprio evitare di adottare:

1) Il “vero imprenditore” rischia

Qualsiasi attività, e ripeto QUALSIASI, non può essere gestita se il suo capo non ha ben chiaro il concetto di rischio, che poi non è altro che quello di investimento.

Sì, perché per un imprenditore “rischiare” significa “investire”, ma per farlo correttamente dovrà dare un nuovo significato al rapporto tra denaro e tempo, gli strumenti fondamentali a sua disposizione:

Il vero imprenditore preferisce perdere denaro che tempo.

In buona sostanza dovrà concentrarsi più sul modello di business che sul business in sé, puntando sull’automatizzazione dei processi e sul team-building. Tutte cose che gli faranno risparmiare tempo, lasciandolo concentrare su attività ad alto valore piuttosto che a quelle automatizzabili o che può delegare ai suoi collaboratori.

Dovrà essere cioè tendenzialmente “avaro” di tempo e  “generoso” di denaro.

Il vero imprenditore, dunque, non teme il fallimento, che considera qualcosa da mettere in conto senza farne tragedie. Soprattutto non vede il fallimento come la fine di una carriera, ma esclusivamente la fine di un progetto o di un business. Anzi, quando fallisce, impara la lezione facendo tesoro degli errori commessi.

2) Il “vero imprenditore” è (o vuole diventare) inutile

È la conseguenza diretta del primo punto: il vero imprenditore fa in modo che la sua giornata sia il più possibile sgombra da attività noiose, ripetitive e delegabili.

Occhio: non intendo che anche tu devi essere così (anche perché riuscirci è difficilissimo), l’importante è però che quello sia il tuo obiettivo a lungo termine.

Conosco imprenditori che sono riusciti in questo intento al punto da lavorare un paio d’ore al giorno, rimanendo liberi di godersi la vita mentre il loro conto in banca cresce sempre più. Non parlo soltanto di attività online, ma di business tradizionali che, puntando sull’innovazione, hanno sviluppato modelli di business vincenti.

Se sei curioso di sapere di chi sto parlando, scrivimi e sarò lieto di indicarteli. Ma ti avverto: se hai intenzione di chiedere loro un’ora di consulenza per insegnarti come riuscire a raggiungere il successo, sappi che dovrai sborsare migliaia di euro.

3)  Il “vero imprenditore” ascolta e non smette mai d’imparare

L’imprenditore che si crede “arrivato” o che crede di saper tutto non è un vero imprenditore.

Il vero imprenditore, al contrario, è come Socrate, il filosofo che con il suo “so di non sapere” gli insegna ad essere umile al punto da sentirsi ignorante di fronte allo scibile umano innescando una perenne sete di conoscenza.

Il vero imprenditore dunque è in continuo ascolto di chi può insegnargli qualcosa di utile per migliorare. Inclusi, ovviamente, i suoi clienti.

Inoltre assimila libri o contenuti di psicologia ed autostima, di marketing, di business management e di tutto ciò che lo può aiutare a rendersi una persona ed un imprenditore migliore. Fa networking, mettendosi a disposizione degli altri (anche di potenziali “concorrenti”) condividendo senza remore la sua conoscenza senza quello stupido timore, molto diffuso tra gli imprenditori vecchia maniera, di farsi scippare un’idea.

Perché lui sa benissimo, giustamente, che non è l’idea a fare la differenza ma l’esecuzione.

Il vero imprenditore frequenta corsi, va ai convegni, segue workshop e seminari sul business. E considera lo studio e l’aggiornamento come le armi vincenti, ovvero come gli unici  investimenti dal ROI sempre positivo.

 


 

Dopo aver visto cosa si intende per “vero imprenditore”, ti chiederai se basti seguire quelle indicazioni per metterti sulla strada per il successo.

La risposta non può che essere “dipende”: infatti senza dubbio esistono uomini e donne di successo a cui basta agire da “veri imprenditori”, tuttavia oggi i tempi sono maturi per delineare un nuovo modello d’imprenditore ancora più virtuoso e con una marcia in più.

Mi riferisco a quel genere di imprenditore che comunica in modo ancora più efficace rispetto alla classica comunicazione aziendale di tipo “corporate”, e questo perché lo fa personalmente e mettendoci una forte componente etica.

Continua a leggere e comprenderai meglio cosa intendo.

Comunica da “imprenditore vero

“Imprenditore vero” è il vero imprenditore che utilizza il personal branding come strategia di comunicazione.

In sostanza è colui che ha deciso di iniziare un percorso in cui il suo brand, a prescindere dalle dimensioni e dalla connotazione dell’azienda che lo controlla, è inscindibilmente legato alla sua persona. Inoltre è deciso a proseguire quel percorso sapendo benissimo che non sarà una strategia a breve termine ma piuttosto, benché dal grande potenziale, tendenzialmente interminabile.

L’imprenditore vero ci mette la faccia.

Se ho voluto chiamare “imprenditore vero” l’imprenditore che fa personal branding, il motivo è etico.

Un imprenditore che decide di esporsi in prima persona nel rappresentare e raccontare la propria attività, comporta una maggiore responsabilità rispetto alla comunicazione tradizionale. Ne consegue che una strategia del genere ha senso quanto più l’autorevolezza dell’imprenditore è riconosciuta agli occhi del suo pubblico.

La sincerità e l’onesta dell’imprenditore vero sono le caratteristiche indispensabili per rendere la sua comunicazione efficace.

Ma non si tratta solo di questo: l’imprenditore vero è anche chi concepisce i contenuti prodotti dalla sua azienda non come un optional, ma come elementi centrali al pari dei servizi o dei prodotti che vende. Pertanto si fa carico di produrli, o di contribuire alla loro produzione, in prima persona e senza risparmiarsi.

L’imprenditore vero è dunque il vero imprenditore che delega le mansioni più “time consuming” alle macchine o ai collaboratori: così facendo trova il tempo per dedicarsi allo storytelling aziendale.

Riepilogo

Come abbiamo visto, oggi, anche se sei un geometra, un muratore, un medico o un consulente, non puoi ritenerti immune dall’adottare un approccio imprenditoriale al tuo business.

È pur vero che i codici deontologici degli ordini professionali possono limitare in qualche modo questo approccio, ma non più come in passato. Anzi, l’approccio etico su cui si basa una strategia di marketing fondata sul tuo personal branding è assolutamente rispettosa di tali codici.

Pertanto faresti bene a vestire i panni dell’imprenditore, o quantomeno ad approcciarti in modo simile, acquisendo il più possibile le caratteristiche salienti del vero imprenditore.

E poi, se vorrai differenziarti dalla concorrenza sfruttando una comunicazione efficace di marca personale, potrai non solo diventare un vero imprenditore, ma anche un imprenditore vero. Mettendoci la faccia ti sarà molto più facile godere di visibilità ed attenzione e, se saprai nel contempo offrire valore e qualità al tuo pubblico, ottenere ciò che è l’anticamera della vendita: credibilità, autorevolezza e fiducia.

Per aiutare chi ha un’attività a cogliere questo spirito, ho creato il gruppo Facebook #ImprenditoreVero. È gratis, fai click qui per richiedere l’inscrizione!

Oltre al sottoscritto ci troverai consulenti, formatori, divulgatori, professionisti ed imprenditori verticalizzati in ambiti diversi che saranno pronti ad aiutarti, anche attraverso le loro storie, a renderti “vero imprenditore” ed “imprenditore vero”.

Tutto ciò attraverso un saggio ed etico uso del web marketing, interessanti ed utili spunti e nozioni di crescita personale ed i miei immancabili consigli di personal branding.

Aggiornamento importante:

Dalla primavera 2020 la community Imprenditore Vero è diventata anche un format in live streaming con la partecipazione di ospiti d’eccezione nella crescita personale, nel marketing, nella comunicazione e nell’innovazione digitale. Le repliche delle live moderate dal sottoscritto 😉 sono disponibili sul canale Youtube a questo link e soprattutto sul sito www.imprenditorevero.it.


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
Che ne pensi del mio articolo? La tua comunicazione aziendale o personale ha bisogno di una mano? CONTATTAMI ORA! :)