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Sai qual è il contrario di personal branding?

No, non è il “personal sbranding” con la “S” privativa!

Il contrario del personal branding è “costruire ed interpretare un personaggio”.

Ecco, questo modo di fare, malgrado il risultato esteriore possa a prima vista essere identico, è l’esatto contrario di fare personal branding.

Questo approccio, purtroppo spesso seguito e persino consigliato da alcuni sedicenti esperti di personal branding (che infatti lo spacciano per personal branding), consiste nel creare un personaggio a tavolino “figo” che si pensa possa piacere. E poi, una volta definito nel look, nelle movenze e nei contenuti, lo si interpreta diventando quel personaggio.

Voglio soffermarmi sul fatto che questo modo di fare sia proprio l’esatto contrario di personal branding perché è immaginabile come percorrere quella lunga e tortuosa “strada immaginaria” che è il vero personal branding proprio al contrario, ovvero partendo dalla fine.

Infatti una delle possibili conseguenze del fare bene personal branding non è interpretare un personaggio ma fare in modo che “comunicando se stessi” in modo autentico si possa essere percepiti come credibili ed autorevoli e che queste percezioni siano talmente marcate da trasformare il soggetto in personaggio in quanto detentore di “buona reputazione”, non in quanto una “macchietta che inscena una parte”.

Non a caso esistono molti ottimi casi di personal brand che fanno capo a professionisti o imprenditori molto seri e preparati che vengono percepiti anche come personaggi, ma attenzione: personaggi con un’aurea positiva!

Per capirci meglio: hai presente quando hai a che fare con chi è così divertente, eccentrico, simpatico, originale che ti viene da dirgli “sei proprio un personaggio”? Ecco, un po’ in quel senso. Eventualità che si manifesta quando certe attitudini sono proprio insite nella personalità e nel carattere. Nessuna recita, insomma.

Per questo “fare il personaggio” è il contrario del personal branding ed andrebbe assolutamente evitato.

Perché tra l’altro, anche se prendere questa “scorciatoia” è molto facile (consente di saltare tutto il lavoro di analisi tra cui l’individuazione del “perché” ovvero lo scopo sociale), provare a “vendersi per chi non si è” inscenando un personaggio prima o poi viene scoperto, con enormi conseguenze sulla reputazione.

Perché ciò che può essere utile è ESSERE un personaggio, non fare il personaggio!

(Foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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