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Delicate, colorate, leggiadre ed eleganti, ispirano libertà e bellezza infinita. Il loro evolversi da orridi bruchi in esseri alati, che fa rima con fatati, è la storia di riscatto che tutti noi vorremmo vivere. Quella del brutto anatroccolo che alla fine, tra mille peripezie, si trasforma in chi sorvola quelli che lo hanno discriminato: uno splendido cigno… con la diarrea.

Ma in questo articolo non parlerò di pennuti, parlerò di farfalle: esseri preziosi e rari se consideriamo che molti di noi viviamo in città di cemento dove la precarietà di piante e fiori non è il loro habitat ideale. Ed infatti tendiamo a sorprenderci un sacco quando ne vediamo una.

Io stesso, che non vivo immerso nel cemento ma neanche in aperta campagna, mi sono sorpreso tanto tempo fa nel trovarne un paio dentro casa (ci ho fatto anche non un ma ben due post su Instagram: qui e qui). Ho aperto loro la finestra e sono volate vie dicendomi “grazie bro”.

Le farfalle sono rare e per questo mi viene di accostarle alle “persone preziose”, quelle che bisogna impegnarsi e pazientare tanto per scovarle ma quando le scoviamo proviamo gioia e sorpresa.

Nel business le farfalle sono i buoni clienti e partner: individui “appetibili” non perché dotati di chissà quali virtù ma perché simili nei nostri valori e con bisogni che siamo in grado di esaudire.

Persone “open to meraviglia”, ma ‘sta volta sul serio, a cui bisogna stare vicini perché farlo aiuta tutti: sia noi che loro. Perché sono quelle che danno un senso più profondo al lavoro ed anche alla vita.

Ma come si pongono le basi per questa ricerca per favorire win-win da “sincrono battito d’ali”?

I “farfalloni del web”, quelli che danno la costante impressione di volere vendere sempre qualcosa, non saranno d’accordo ma non è dandogli la caccia col retino. Non è “andando a farfalle”.

Farfallone? Molto meglio giardiniere!

Il paragone è vecchio come il cucco ma sempre utile: bisognerebbe invece fare come quei giardinieri che coltivano e si prendono cura delle vere calamite per le farfalle: i fiori.

Che il giardino è il blog (o il social) ed i fiori i contenuti l’ha capito pure zia Peppina.

Il vero problema è che non tutti hanno capito che:

  • fare il giardiniere è difficile (ma si può imparare);
  • ma scegliere di esserlo è facilissimo (e dovremmo farlo).

E tu che hai scelto?

Chi sono le tue “farfalle” più rare e preziose? E come le porti dalla tua parte?

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(foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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