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Giorni fa ho partecipato ad una bellissima call in inglese con 3 professioniste conosciute su Linkedin dal tema “il libro che ti ha cambiato la vita” e quando è venuto il mio turno ho parlato di “Start with why” cioè “Partire dal perché” di Simon Sinek (qui il link per acquistarlo su Amazon).

Ho raccontato che alla prima lettura anni fa non ne ho colto il significato, ma dopo averlo riletto di recente l’ho “fatto mio” al punto di decidere di trasferire la sua “teoria del cerchio d’oro” nella mia attività di consulenza e formazione di branding provando a diffondere questa “nuova consapevolezza acquisita”. Ho chiuso l’intervento precisando che è anche grazie a questo straordinario libro e al suo sequel “Trova il tuo perché” (link Amazon) se provo ad aiutare gli imprenditori, al di là del classico posizionamento del “cosa” e “come”, a trovare e comunicare il loro “perché” cioè lo scopo: la vera benzina della loro passione nella vita e nel lavoro.

Lo screenshot della call con le partecipanti oltre me: Kateryna Glushchenko (la English teacher!), Chiara Olivucci e Federica Roberto. Da notare il mio faccione finto-abbronzato (purtroppo avevo la lampada distrattamente orientata verso il “quadro rosso” accanto la mia postazione in ufficio, l’effetto sul mio viso è imbarazzante ma vabbè!).

 

Poi è stata la volta delle altre partecipanti ognuna delle quali ha parlato con dovizia dei libri preferiti. Alcuni d’interesse per me tra l’altro, tant’è che probabilmente sceglierò di acquistarli e leggerli anch’io.

La cosa che mi ha colpito molto di questa “esperienza condivisa”, probabilmente il vero motivo per cui è stata a detta di tutti “straordinaria”, è stata la grande “luce” negli occhi dei partecipanti mentre parlavano dei libri del cuore.

Cercando di dargli una spiegazione credo che gran parte della “colpa” sia proprio dei libri.

I libri sono magici

I libri, e non lo dico io ma fior fior di studiosi, hanno l’enorme potere di modellare il cervello creando una connessione emozionale molto intima col lettore che può andare ben oltre la mera conoscenza trasferita. Una connessione che sembra poter “rivivere” durante la condivisione.

Ecco, credo che i libri siano qualcosa di magico. E mi sovviene la frase scherzosa che un tempo si leggeva sui muri della scuola “scemo chi legge” che credo andrebbe riscritta infilandogli un bel “NON”.

D’altronde come si fa a privarsi dei libri? Eppure per l’Istat 22 milioni di italiani non leggono ed il 30% di loro si giustifica per “mancanza di tempo”.

Seriamente: più che scemi sanno di inconsapevoli e disorganizzati.

O c’è dell’altro? Secondo te perché si legge così poco? Tu, ad esempio, leggi? E quanto? Quali letture preferisci? E se non leggi, perché non leggi? Cosa ti porta a non farlo?

Che ne pensi?

Mi piacerebbe molto confrontarmi con te su questo tema perché credo ciecamente nella cultura e nel libro come strumento fondamentale di divulgazione.

Se ti va di condividere la tua esperienza con la lettura, e perché no, chiedermi il link per partecipare alla prossima call condivisa (ma attenzione, è in inglese), sarò felice di risponderti.

(foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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