(Tempo di lettura 2 minuti)

La fiducia è tra i valori fondanti della vita privata e lavorativa, il collante che unisce le persone, che le porta a condividere spazio e tempo.

Lo spazio é ciò che è fisico: una casa, un’azienda, un’auto o un conto in banca.

Il tempo é una famiglia, le amicizie, i valori, le idee, i pensieri. Ed anche i brand.

Proprio il tempo riveste un ruolo fondamentale nella costruzione della vera fiducia, la cui “prima bozza” nasce in un istante ma la cui crescita non avviene mai in breve tempo.

Il cervello per sua natura ha bisogno che le idee “sedimentino” e per riuscirci ha bisogno di tempo. Il mezzo attraverso cui ciò avviene sono le emozioni, tra le cose (ancora) più sottovalutate dalla società in linea con una cultura razionalistica solo negli ultimi anni messa in discussione dai nuovi studi scientifici sul cervello che hanno decretato l’enorme potere dell’inconscio sulle decisioni, incluse quelle d’acquisto. Studi che hanno rivelato il legame molto forte tra emozioni e memoria, entrambe elaborate, guarda caso, nella stessa parte più interna del cervello.

È proprio qui che gettano le basi per trasformarsi in sentimenti positivi in quella che col tempo diverrà “autentica fiducia”.

Alla luce di ciò quando vedo che chi conosciamo poco o nulla vorrebbe spingerci a condividere SUBITO un’idea anche impegnativa (vedasi un tentativo di vendita a freddo) sorrido perché la vera fiducia – a differenza della sua illusione – non si crea in tempo breve.

La fiducia nasce in modo inconscio, solo che spesso non lo ammettiamo credendola una scelta consapevole.

La ragione ha il suo ruolo ma in un secondo momento. Come ci ricorda il neurologo Donald Calne ci fidiamo “istintivamente” (per neurocezione, in sostanza per sesto senso) per motivi irrazionali ma decidiamo di validare e sostenere la fiducia per motivi razionali.

Ecco perché il classico invito “fidati!” non ha quasi mai senso.

Se invece ce lo diciamo noi stessi ma solo DOPO aver dato modo alla nostra razionalità di valutare pro e contro della nostra esperienza, allora sì che ce l’ha.

E tu cosa provi e pensi quando ti senti dire “fidati”? Come spieghi il concetto di fiducia?

(foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
Che ne pensi del mio articolo? La tua comunicazione aziendale o personale ha bisogno di una mano? CONTATTAMI ORA! :)