(Tempo di lettura 2 minuti)

Vero. A volte ho preso in giro quelli che si fanno i selfie sui social. Ma in realtà non ce l’ho con i selfie ma con i “selfie inutili”.

Penso che un selfie da solo sia fine a se stesso, ma che se invece viene accompagnato da un pensiero profondo ed autentico (lo spiego meglio: NON scopiazzato!) o da un’informazione utile possa essere invece un bel modo di comunicare perché aiuta a creare o rinforzare relazioni.

È per questo che questa mattina mi sono fatto un selfie.

dal mio Instagram: https://www.instagram.com/p/CdLBVORKcK0/

 

Anche perché (e qui inizia la parte di “sostanza”) mi sono ricordato di alcuni studi di neuromarketing che dimostrano che la presenza di volti umani sui social sia in grado di generare il 38% di probabilità in più di ricevere like ed il 32% di ricevere commenti.

Insomma è scientifico che le foto dei volti catturino l’attenzione degli utenti creando maggiore engagement.

Inoltre gli scienziati hanno appurato che l’attenzione viene catturata in un istante (in molto meno tempo dei canonici 8 secondi), in particolare da parte degli occhi. Che è anche il motivo per cui indossare occhiali da sole se da un lato può conferire un certo fascino, dall’altro riduce di molto l’istantaneo ed istintivo processo di elaborazione celebrale che porta a connetterci con il soggetto ritratto in foto, e di conseguenza il social engagement.

Ed appunto, questo non è un problema ma un’opportunità di personal branding se si usa questo engagement per passare un messaggio. No, non per le “vanity metric”, ma per comunicare davvero!

Perciò quando anche tu fai un selfie, a maggior ragione che sei cosciente del fatto scientifico che si farà notare molto più facilmente di una fredda scritta e che non c’è nulla di male in questo (perché gli stessi neurologi dichiarano che “voler attirare l’attenzione” non è un trucco di marketing ma un aspetto naturale della natura umana) pensa sempre al motivo per cui lo stai facendo e pubblicando.

Preparati e posta un discorso che accompagni il selfie che sia utile ovvero che sia in grado di rispondere ad un piccolo bisogno razionale o emotivo. Inoltre accertati che il contesto dove pubblichi il selfie sia quello giusto. Ad esempio social come Instagram sono più adatti ai selfie rispetto a Linkedin (anche se saltuariamente, accompagnato con un contenuto in linea, si può fare; l’articolo che stai leggendo infatti lo puoi leggere anche qui).

Insomma anche i selfie possono essere grandissime occasioni di dialogo, di confronto, di espressione. Non sciupiamoli. E, se possibile, mentre li facciamo, non dimentichiamoci di sorridere. E se non ci riesce tanto bene (a volte capita!), sforziamoci o aiutiamoci con due dita.

PS: Approfitto dell’engagement per ricordare che sto riavviando la mia community e format divulgativo e formativo “Imprenditore Vero”. Se ti va di essere ospite in una delle mie prossime dirette o video, fammi un fischio o visita ImprenditoreVero.it

(Foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
Che ne pensi del mio articolo? La tua comunicazione aziendale o personale ha bisogno di una mano? CONTATTAMI ORA! :)