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Ho sempre avuto un brutto rapporto con le telefonate in ingresso, un problema che per le continue interruzioni procurate è aumentato nel tempo.

Infatti, durante i miei 20 anni come autonomo, più le mie attività crescevano, maggiore era il numero di chiamate ricevute e le relative interruzioni.

E basandosi molto su analisi e creatività, puoi immaginare quanto tutto ciò fosse dannoso alla mia concentrazione e al mio flusso di lavoro!

Anni fa ricordo che il mio telefono squillava continuamente, quasi impedendomi di lavorare. A quei tempi ho risolto avvalendomi di segretarie e colleghi con cui in passato condividevo lo studio, quando però il mio focus principale è divenuta la consulenza e formazione di personal branding, ho smesso di fare il titolare d’agenzia spingendo sulla mia figura da freelance, prendendo una decisione drastica per gestire le tante telefonate in ingresso che continuavano ad interrompermi.

Ti racconto cosa ho fatto.

In pratica ho deviato TUTTE le telefonate in ingresso in una segreteria con una vocina in cui chiedo di lasciarmi un messaggio dopo il beep o di inviarmi una mail per richiamare.

In sostanza ho attivato un servizio che in gergo si chiama “call back”. Se ti va di provarlo (magari per inviarmi un saluto, e ho detto saluto, niente pernacchie eh!) chiamami ora stesso al +393273637418.

Com’è andata?

Intanto ho risolto definitivamente il problema rognoso delle tante chiamate dai call center. Ciaone!

Per quanto riguarda i clienti ed i collaboratori una volta spiegata la “novità” è andato tutto liscio. Anzi alcuni, affetti dallo stesso problema, mi hanno riferito di aver valutato di adottare una soluzione simile.

Discorso a parte per i lead che ottengono il mio numero online o per passaparola.

Ecco, in tal caso ho dovuto fronteggiare una dura realtà che è quella di perdermene una parte: in pratica alcuni mi hanno chiamato e, dopo aver sentito l’audio della segreteria, non mi hanno più contattato. L’ho visto dai log.

Tuttavia non mi sono preoccupato e ho deciso di non interromperne l’uso.

Ho deciso di continuare ad usare il call back

Perché?

Beh perché credo che la mia professione debba essere svolta con calma, senza urgenza. Che non sia come il 118.

E perché penso che se un potenziale cliente non ha la pazienza ed il rispetto nel lasciarmi due righe o un numero per il call back, sia meglio che si rivolga altrove.

Insomma se da un lato forse ho perso clienti, dall’altro ne ho raggiunti di più adatti a me per offrirgli un servizio migliore, più accurato e professionale. E senza stress.

Che ne pensi?

Mi piacerebbe sapere se ritieni che il call back possa essere utile alla tua attività. Se pensi soprattutto che valga la pena usarlo anche come “strumento” per fare una selezione della clientela. Perché per me si è rivelato un sistema valido, ma per te potrebbe non esserlo.

Ci confrontiamo?

(Foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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