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Sono arrivato ad una conclusione: meglio un commento in più ed un post in meno che viceversa!

Già. Dedico molto tempo ai social e la maggior parte di questo tempo è per scrivere contenuti evergreen che utilizzo sul mio blog e sui miei canali social.

Sono post che proprio per questo motivo non hanno un super-appeal per chi frequenta i social ma continuo a postarli perché so che vengono apprezzati: imprenditori non rare volte mi ringraziano in privato per la riflessione che gli ispiro.

Alcuni dopo tempo diventano anche miei assistiti in consulenza o allievi in formazione e questo non può che spingermi a continuare a produrli con continuità.

E con chi non faccio affari divento spesso amico (che poi è anche tra le cose più belle; a proposito, se apprezzi il mio lavoro, aggiungimi pure ai tuoi amici di Facebook).

C’è un però…

Tuttavia mi rendo conto quanto sarebbe importante dedicare più tempo ai commenti sui post altrui (soprattutto colleghi) invece che alla scrittura di miei. Un’attività che ovviamente svolgo ma che so di dover svolgere con maggiore continuità (probabilmente dovrei aggiungerla alla lista delle promesse del 2023).

Infatti vengo al punto: le persone scelgono di creare relazioni sui social con chi produce contenuti che li interessano (agendo anche sulla parte inconscia per condivisione di scopo e valori) ma SOLO NELLA PRIMA FASE CONOSCITIVA in cui ci si piace. Ma una volta creata la relazione (leggasi anche “reputazione per posizionamento: ne parlavo proprio nel post di ieri “Fatti a nomina e va curcati” che puoi leggere qui), i contenuti diventano meno importanti.

Ciò spiega il motivo per cui i social sono spesso pieni di ottimi contenuti che vengono pressoché ignorati ricevendo nessuna o poche reaction o addirittura zero commenti e di contenuti “niente di che”, e a volte persino scopiazzati e banali, pieni di commenti tipo “bravo, continua così!”.

Morale (anche a me stesso)

Seguiamo pure il nostro piano editoriale ma non dimentichiamoci dell’importanza di coltivare relazioni!

Quella di commentare i post altrui è cosa buona e giusta (anche se, diciamolo, è anche un trucchetto bias-oriented che sfrutta le leve di riprova sociale e di reciprocità).

Meno posting, più “rel-AZIONE”!

Già perché per natura tendiamo a voler mettere al centro dell’attenzione noi stessi, non gli altri, ed è per questo che relazionarsi richiede una certa forza di volontà.

E, aggiungerei, di strategica furbizia.

(foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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