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Da alcuni anni tra i miei hobby preferiti c’è il “Risiko!” (esatto, con il punto esclamativo), il famoso gioco da tavola in cui ci si sfida tra eserciti fatti di “carretti” di plastica su un planisfero di cartone lanciando dadi colorati. Detto così sembrerebbe trattarsi di un gioco da ragazzi. Ma il Risiko!, soprattutto per i tanti appassionati che si sfidano in tornei a livello provinciale, regionale e nazionale, con tanto di “club ufficiali nazionali”, non lo è affatto. Parliamo infatti di un complesso gioco di strategia basato in parte sulla componente fortuna, ma a certi livelli soprattutto dalla componente “intelligenza strategica”. Da socio dell’Associazione Ludica “RCU Egadi” di Marsala (si tratta di un Risiko! Club Ufficiale) e da “discreto giocatore”, conosco le sue strategie di base, quelle che non fanno sfigurare insomma, e mi sono accorto che queste hanno delle interessanti e curiose analogie con quelle alla base di ogni corretta campagna marketing. Benvenuto, dunque, nel fantastico mondo del Risiko! e delle sue strategie “markettare”!
La preparazione
Nel Risiko!, nella fase iniziale di una partita, la strategia migliore per evitare una repentina disfatta è quella di “caricare senza attaccare”. In sostanza i propri carretti vanno aumentati di un certo numero. Un grave errore sarebbe quello di attaccare sin da subito i territori confinanti perché il numero dei propri carretti non sarebbe sufficiente a sostenere gli attacchi. Tradotto: sonora sconfitta e propri territori in mano al nemico.
Nel Marketing, allo stesso modo, se si intende avviare una campagna marketing, farlo senza un’iniziale preparazione in cui si definiscano e raccolgano le risorse da mettere in campo (ad esempio il budget, la fattibilità, le risorse umane e le tecnologiche da impiegare) sarebbe solo la base per un insuccesso sonoro, immediato e meritato. L’insuccesso si tradurrebbe in una perdita di quota di mercato e buttare via soldi e risorse sarebbe un po’ come perdere carretti. Quindi niente improvvisazione!
Lo studio dell’obiettivo
Nel Risiko! non si vince necessariamente distruggendo gli avversari, ma raggiungendo un obiettivo ben preciso, che nel gioco è rappresento dalla “carta obiettivo”. Nel dettaglio un obiettivo è la conquista di un certo numero di territori disposti su può continenti. Chi raggiunge per primo l’obiettivo vince la partita facendo “Risiko!”. Il bravo giocatore di Risiko! analizza attentamente il planisfero studiando una strategia generale per raggiungere il suo obiettivo. E successivamente, durante il gioco, scompone con una mente elastica la strategia generale in più “micro-strategie”, ovvero situazioni di attacco e di difesa di gruppi di territori. È essenziale quindi conquistare territori “in obiettivo”, perché solo questi fanno vincere, alla fine, la partita. E scoprire e studiare gli obiettivi degli avversari è un plus ad appannaggio dei giocatori ancora più bravi.
Nel Marketing lo studio completo di una strategia è altrettanto fondamentale. Mai procedere ad esempio al lancio di un brand, senza averne prima minuziosamente studiato il mercato (il planisfero), aver fatto uno studio della concorrenza (alla stregua della comprensione degli altrui obiettivi) e non averne definito con cura il proprio target (l’obiettivo). Come nel Risiko! non si vince conquistando il maggior numero possibile di territori, nel Marketing non si vince raggiungendo il maggior numero possibile di clienti, ma raggiungendo un preciso target con un’offerta ad esso mirata. In sostanza occorre fornire al target servizi o prodotti in linea con le aspettative del target, non inondando il mercato (il planisfero) con messaggi pubblicitari di massa (un’incontrollata invasione di carretti): sarebbe un’inutile spreco di risorse. Inoltre scomporre la strategia master in più micro strategie da applicare in settori e momenti diversi può essere un ottimo modo di realizzare la scalata al successo.
Il fattore fortuna
Nel Risiko! la fortuna di ottenere dei buoni dadi (che decidono gli attacchi e le difese tra carretti) o delle buone carte (che decidono bonus di carretti da poter aggiungere nel planisfero) è decisiva, ma fino ad un certo punto. Specialmente alla lunga, ovvero considerando un numero di attacchi, di difese, di situazione in pratica di gioco, sempre più alto, la fortuna incide sempre meno, a favore della strategia. E ciò è ancor più vero su più partite (i campionati ed i tornei).
Nel Marketing la fortuna è importante quanto lo è nella vita. Nella vita essere fortunati può significare avere degli “aiuti” esterni, ad esempio. Un buon budget da investire, ad esempio, messo a disposizione da un finanziatore trovato per caso. Ma siamo sicuri che dietro all’espressione “per caso” non celi invece un qualche merito? Intendo dire che la fortuna esiste, ma va anche cercata, in un certo senso. E con ciò non parlo di acquistare il maggio numero di gratta e vinci! Parlo invece di atteggiamento: dare origine ad una campagna di marketing “fortunata” significa anche affrontare con coraggio e positività un percorso. Chi non approva il detto “la fortuna aiuta gli audaci”? Io si.
Il gioco carta = Fare rete
Il “gioco carta” nel Risiko! è il sistema più celebre ed efficace per tenersi in vita quando si è in difficoltà, per aiutarsi insomma quando iniziando a venir meno le forze. Allo stesso modo nel Marketing, così come più in generale nel business, i pesci piccoli dovrebbero allearsi tra loro, collaborando, invece di farsi la guerra. A maggior ragione “fare rete” in un mondo vasto e globalizzato può essere un modo non solo per “salvarsi” ma anche per implementare una strategia distribuita di grande di successo.
I fattori tempo e pazienza
Una partita di Risiko! dura 90 minuti (come una partita di calcio) con un tempo supplementare (detto “fase di sdadata”) con una lunghezza indefinita, ma che raramente è inferiore alla mezz’ora. Quindi giocare a Risiko! significa applicarsi su un tavolo per una media di 2 ore, se non di più, mantenendo una certa concentrazione. I fattori “tempo a disposizione” (non giocate se avete fretta di terminare) e “pazienza” sono allora elementi chiave. La pazienza soprattutto di iniziare la partita, rimanendo concentrati per tutta la durata, e di chiuderla mantenendo la calma nei momenti critici, dimostra quanto può essere faticoso e snervante questo gioco. Ma per questo anche entusiasmante!
Un campagna marketing ha, ovviamente, una durata indefinita. Può durare giorni, settimane o mesi. O se funziona, con dovute correzioni, essere applicata per un periodo ancora più lungo. Ma è la componente “pazienza” quella più analoga al gioco del Risiko!: se si avvia una campagna pensando di poter ottenere risultati (il raggiungimento dell’obiettivo) in tempi veloci e senza pazientare, è meglio lasciar perdere e non iniziare mai questa “partita”. Una qualsiasi campagna marketing ottiene risultati normalmente dopo un periodo medio/lungo di pianificazione, test, correzione, applicazione e tanto lavoro. In realtà una campagna marketing non finisce mai, perché solitamente si applica un circolo virtuoso per massimizzarne i risultati. Insomma ci vuole tempo, pazienza e perseveranza: la virtù dei bravi imprenditori. Ed anche dei bravi giocatori di Risiko!