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Una ads dell’agenzia brasiliana Criativistas è di un’efficacia disarmante.

Mostra la combinazione di tasti che su Windows consente di copiare un contenuto (Ctrl+C) seguita da quella per annullare l’azione (Ctrl+Z) e dallo slogan “be more original”, sii più originale.

Eccola qui sotto la campagna, gentilmente segnalatami dal mio collega Danilo Spanu. Trovi il link al suo post nella versione Linkedin di questo articolo che trovi qui ed a cui, se desideri, puoi unirti per commentare.

In effetti nella sua semplicità è una campagna originale, quindi oltre al messaggio scritto e al visual dà (very important) il buon esempio.

“Pubblicità progresso” come questa hanno sempre utilità sociale (e veicolano il perché di chi le fa) ma purtroppo non risolvono: nel caso esposto non bastano a bloccare i copia e incolla selvaggi, quell’orrido fenomeno che porta non pochi creator (a fargli un complimento) a spacciare contenuti altrui per propri. Spacciare merendine in pausa pranzo no? E invece…

Già, si tratta proprio di “furto”, cosa che per la legge sul diritto d’autore verrebbe pure punito con multe più salate di un baccalà.

Inoltre fare in modo che i trasgressori ritirino il materiale copiato, per non dire punirli, non è sempre semplice, e così accade che i contenuti copiati spesso facciano il loro corso danneggiando gli autori.

Premesso che segnalare e, se è il caso, farsi valere in tribunale dovrebbe valere sempre, mi vien però anche da pensare che probabilmente questo fenomeno dovrebbe (potrebbe?) essere evitato a monte.

Come? Ovvio: con i contenuti stessi!

Quali sono infatti i contenuti che più si prestano ad essere rubati se non quelli “non personali”?

Quelli magari “di sostanza” ma così freddi da far sembrare ChatGPT un comico di Zelig?

Al contrario, chi mai ruberebbe un post che parla, chessò, di “trippa e inbound marketing” se ci sono riferimenti alla vita ed all’esperienza dell’autore? In cui il ToV (il “tone of voice”, cioè lo stile comunicativo) la fa da padrone?

Sono il primo a lamentarsi dei Ctrl+C/V illegali ma non dimentichiamoci che probabilmente i contenuti che raccontano storie e fanno emergere la personalità dell’autore, oltre che coinvolgere emotivamente l’audience e di riflesso far bene al brand, sono anche un antidoto micidiale contro il copia e incolla da intelligenza bestiale, oltre che artificiale!

Insomma, prima di cliccare “pubblica” ricordiamoci sempre di porci anche la domanda “è sgamabile?” e se la risposta è “sì” di dare una “ripassata” con il nostro tone of voice.

O di fare tutto da capo: questa volta con un sano storytelling al retrogusto di trippa.

(foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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