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Lo scrittore e pubblicitario di origini anglosassoni Stephen Littleword ha scritto in uno dei suoi libri che il marketing più efficace è quello che non si vede.

Se riflettiamo un attimo in effetti è così: se il marketing è troppo evidente il rischio che corre chi comunica è di risultare finto ed artificioso, innaturale, spesso visibilmente interessato ad un obiettivo (tipicamente la vendita). Insomma “sgamato”.

Questo spesso invece di avvicinare allontana un pubblico che, specie negli ultimi tempi, è diventato sempre più esigente e sensibile ai tentativi di persuasione, o addirittura manipolazione, tipici di un certo marketing. Insomma rischia di agire in maniera opposta per il quale il marketing, inteso come accrescitore di fiducia, dovrebbe essere usato.

Ma per fortuna non tutto il marketing fa (troppa) leva sulla persuasione. Esiste un marketing, che è quello che nel mio piccolo cerco di adottare e consigliare ai miei clienti, che fa leva invece sulla consapevolezza che parte del pubblico è già persuasa, che sa già ciò che vuole, e che al massimo può essere convinta, ovvero spinta in modo educato a scelte utili (quale un possibile acquisto) agendo più sul lato razionale che su quello emotivo.

D’altronde il neurologo Donald Calne, famoso per aver scoperto il morbo di Parkinson, ha dichiarato – ed è qualcosa che secondo me chi fa marketing dovrebbe sempre ben tenere a mente – che la differenza essenziale tra l’emozione e la ragione è che la prima porta all’azione mentre la seconda alle conclusioni.

Quando diciamo allora che il marketing più efficace è quello che non si vede, dovremmo intendere il “marketing invisibile” proprio come quel marketing che in realtà c’è ma che non sembra esserci perché lavora sul piano razionale. Perché avvicinare il pubblico sul piano emotivo va bene (anzi è anche giusto), è meno bene provare a vendergli qualcosa che in realtà non vuole e non gli serve facendo leva soltanto sulle sue emozioni.

PS: un ottimo esempio di “marketing che non si vede” o per certi versi “non marketing” che però funziona è quello del mio social-friend Ricardo Antonio Piana. Qui un suo brevissimo articolo che consiglio di leggere: https://ciberneticagerber.it/2022/01/30/non-tutto-e-marketing/

Versione video dell’articolo:


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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