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Ieri mi è preso un gran mal di denti (causa nervo scoperto) allora sono andato dove tengo gli attrezzi del faidate, ho preso la tenaglia che di solito uso per togliere i chiodi dai muri e mi sono estirpato da solo il molare dolorante. E così ho risolto il problema, subito e a zero euro!

Quello che hai appena letto è ciò che avrei fatto se avessi applicato alla lettera il comportamento di chi ha un problema di difficile risoluzione ed invece di consultare e pagare un esperto che possa risolverglielo, preferisce fare da solo.

Forse il paragone è esagerato ma se ci pensiamo neanche tanto: nonostante uno dei problemi più gravi delle aziende italiane sia non guadagnare in modo soddisfacente (qualche numero: come si legge in questo report il 60,4% fattura meno di 100.000 euro l’anno, e stiamo parlando di fatturato, normalmente molto maggiore degli utili) sembra che ben poche di queste abbiano ancora compreso quanto fare marketing, a cominciare dal lanciare o rilanciare il proprio brand (e farlo bene), possa essere una soluzione a quel problema.

Ma non solo, perché la maggior parte di chi lo sa sembra commettere un altro errore: ignorare quanto sia importante evitare di fare marketing in modalità faidate, facendo danni enormi alla propria azienda che spesso sono, proprio come una gengiva curata alla “ammiocugggino”, dolorosi ed irreparabili.

Di questo “strano fenomeno” ne ho parlato giorni fa in un altro post semplicemente interrogandomi.

Oggi voglio provare a dare una possibile spiegazione, anche se sicuramente non si tratta di una sola ma di un complesso di cose: per me molto dipende dallo scarso impatto di marketing e branding nell’immediato.

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Un dente dolorante, infatti, fa male oggi, non domani, e questo porta ad agire con urgenza.

Un brand che non funziona o che neanche esiste invece non fa male oggi (il problema non si avverte affatto o se si avverte si tende a cercare altre cause) ma chissà tra quanto tempo!

Una delle possibili motivazioni per me è quindi l’incapacità di pensare al futuro lavorando alla giornata. Una sostanziale mancanza di visione, di dare valore alle cose apparentemente poco significanti come un brand (che è un’idea) e ciò che serve a costruirlo bene, come scopo, mission, vision e valori.

E mentre rifletto su una possibile soluzione penso al dolore provato stamattina dal dentista mentre mi torturava il dente malato col trapano.

Già perché la verità è che sorridere (nel mio caso letteralmente!), proprio come guadagnare bene, non è MAI indolore e MAI gratis!

(foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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