Secondo le “regole non scritte del web” (la famosa netiquette) scrivere tutto in maiuscolo equivale ad urlare ed ormai questo credo che lo sappiano anche i bambini. Ciò stante ancora nel 2022 a volte assisto a sproloqui social all’insegna dell’uso smodato del “caps lock” e per questo motivo del tutto imbarazzanti.

Poi uno è costretto a farci i meme come questo, ma qualcuno dovrà pur ricordare le buone, vecchie maniere! Ahhaha!

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Comunque, e questo forse non è così risaputo, esiste un giorno dell’anno, il 22 ottobre, dedicato alla pratica di usare il maiuscolo: il “Caps Lock Day”.

In buona sostanza è l’unico giorno dell’anno in cui è permesso urlare senza rischiare di risultare degli idioti.

A dirla tutta in USA esiste anche un altro giorno, il 28 giugno, che lo permette e coincide con l’anniversario della morte di Billy Mays, un famoso televenditore che era solito urlare durante le sue televendite.

Beh, speriamo che in Italia qualcuno non pensi di fare lo stesso con Roberto Da Crema, il televenditore detto “Baffo”, famosissimo per le sue urla ansimanti.

In ogni caso, “Caps Lock Day” o meno, il maiuscolo a volte è utile per “titolare” i social post in modo da dar modo di capire immediatamente l’argomento oppure per evidenziare singole parole nel testo.

Ma a parte il 22 ottobre evitiamo di abusarne, che come nella vita reale urlare non serve a nulla, anzi danneggia proprio l’immagine. Lasciamo che siano i televenditori a farlo: d’altronde la gente ama acquistare, ma odia farsi vendere.

E questo è un ottimo motivo per cui forzare un concetto con una frase in stampatello non serve a nulla se non a fare harakiri con la propria credibilità.