(Tempo di lettura 2 minuti)
  • I giovani non hanno voglia di lavorare? Tutta colpa dei social!
  • I figli non parlano coi genitori? Tutta colpa dei social!
  • Le persone sono tristi, arrabbiate, menefreghiste? Tutta colpa dei social!

Sarà sicuramente capitato anche a te di sentire qualcuno puntare il dito contro i social. Poco fa, ad esempio, scrollando la mia bacheca Facebook ho letto il post di uno che elencava i motivi per cui molta gente non è andata a votare (oggi è un lunedì post elezioni) mettendoci anche “i social”.

Ma davvero è colpa di social, smartphone e tecnologia questa presunta “decadenza” del genere umano di cui si sente spesso mormorare o addirittura urlare?

Penso che purtroppo chi parla in questi termini non sappia o non rifletta.

Non sapere è il male minore perché l’informazione non manca: questo stesso articolo ti informa che social e cellulari sono STRUMENTI e, come tali, non hanno un’anima: sono cose buone o cattive solo in base a come si usano.

Più grave invece non riflettere, facendo di quelle tecnologie il capro espiatorio perfetto di altre mancanze, soprattutto le proprie.

Prendiamo ad esempio la triade “genitori, figli e social”.

Tipicamente il figlio tende ad abusare del cellulare ed il genitore che fa? Da’ la colpa a queste cose anziché alla sua incapacità di farsi preferire ai social.

Ci sono prove che i social non sono tutto rose e fiori, che esistono meccanismi che tendono a rendere i suoi utenti succubi. Tuttavia quella è solo una minima concausa del disagio. Gli psicologi affermano che la vera colpa del (presunto) distacco dei giovani dalla realtà non riguarda i social ma l’incapacità dei genitori di rapportarsi coi figli. Detto semplice: dovrebbero imparare a risultare più “comunicativi” dei social.

E la chiave per riuscirci è imparare a gestire e comunicare meglio le loro emozioni.

Insomma: si stava meglio quando si stava peggio? No, si sta meglio ora! Ma a condizione di sviluppare consapevolezza, capendo il senso della tecnologia in cui siamo immersi.

Io sono qui anche perché non solo gli imprenditori ma anche i genitori siano più consapevoli di tecnologie e comunicazione: per rapportarsi meglio non solo coi figli ma anche nella loro professione.

E, così, facendo meglio personal branding.

(Foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
Che ne pensi del mio articolo? La tua comunicazione aziendale o personale ha bisogno di una mano? CONTATTAMI ORA! :)